jeudi 11 août 2016

Perché l'Ucraina ha tentato di attaccare la Crimea?

L'arresto di uno dei terroristi ucraini, Evgueni Panov
La Russia ha annunciato che il 7 e 8 agosto due gruppi di diversione, tra cui agenti segreti militari ucraini sono stati inercettati dalle forze speciali russe in Crimea, dove avevano l'intenzione di compiere una serie di attentati contro obiettivi civili, tendenti a destabilizzare la situazione socio-economica della regione e porre fine al turismo. Kiev nega, ovviamente, subito dopo gli Stati Uniti e l'Unione europea. Nessuno condanna per ciò che è terrorismo di stato. Vediamo cosa è successo.

Nella notte del 7 agosto, un primo gruppo di 7 persone "mascherate" in tute mimetiche dell'epoca sovietica, si é introdotto in territorio russo in Crimea,  nella città di Armyansk, dopo avere attraversato con gommoni l'istmo di Perekop. Avevano appena cominciato a posare le prime mine su un posto di frontiera  quando sono stati scoperti e intercecettati. Ne é seguito uno scontro a fuoco. Bilancio: due soldati russi due agenti ucraini uccisi. Gli altri cinque sono stati arrestati e imprigionati. I terroristi hanno confessato che lo scopo dell'operazione era quello di attaccare il business turistico, spaventare i turisti in Crimea e destabilizzarne la situazione socio-politica.

Più particolarmente hanno dichiarato che un secondo gruppo doveva arrivare in  Russia per un'altra strada con altri esplosivi. Nonostante l'intensificarsi delle ricerche il 7, questo gruppo non è stato trovato mentre le informazioni erano già in mano alla stampa. Nella notte dell'8 agosto, i paracadutisti russi sono stati in grado di individuarli e intercettarli poco prima che lasciassero la Crimea. Gli esplosivi sono stati ritrovati, come si può vedere su questo servizio video:

 
 Le reazioni sono interessanti. Poroshenko parla di cospirazione da parte della Russia, ci si poteva aspettarselo. Ma la reazione più violenta viene dall'ambasciatore Usa a Kiev, che dice che non esistono prove del coinvolgimento di Kiev in Crimea, che gli Stati Uniti sostengono Kiev, che la Crimea è territorio occupato e che non alzeranno le sanzioni contro la Russia. Una ondata di risentimento e rabbia. Quella dei vinti in questo caso. Gli esplosivi e le testimonianze degli arrestati non sono sufficiente per lui ... o sono troppo evidenti.

"Il governo degli Stati Uniti non ha visto alcuna prova delle  
accuse russe di riguardo a "un'invasione della Crimea", che l'Ucraina nega."
(Geoffrey Pyatt, twitter 1/5)

Logicamente, l'UE ripete come un fedele cagnolino le parole del padrone. L'UE,  che parla di mancanza di dati oggettivi su quanto accaduto, mostra solo la sua parzialità

La stampa segue. Citeremo solo l'articolo di Le Monde scritto dal giornalaio Benoît Vitkine, che non brilla né per stile né per acume di analisi, ma che fa semplicemente il lavoro che gli viene richiesto. In tale ottica, è appena se questa operazione non è stata condotta dalla Russia, che non ha arrestato che un povero camionista (Evgeny Panov) dopo avere già raggruppato le sue truppe al confine. Più qualche sbavatura sui tartari della Crimea (non si capisce cosa c'entrino), su questa regione che è naturalmente stato "annessa", ecc. ecc. ecc.

E Le Monde che continua - obiettivamente ovviamente - con la tesi preparata dai servizi ucraini. Così la famiglia Panov afferma che Evgeny Panov éc stato rapito (atto primo). Con un particolare, il terrorista é presentato come un innocuo elettrotecnico. Ma fa niente.

Il povero elettrotecnico

Atto due: Poroshenko ha annunciato che un "fascicolo giuridico" è stato aperto in Ucraina per il rapimento da parte del FSB.

Ma E. Panov non è un povero autista dellacampagna ucraina misteriosamente scomparso, ma uno degli uomini dell'Euromaidan, che comandava il gruppo locale paramilitare "Autodifesa", è che era partito nela primavera del 2014 per combattere contro il Donbass ed era stato addestrato dalle forze speciali ucraine per fare intelligence militare. Un povero autista, certo.

Dopo di che, la Russia sta rafforzando la sua presenza militare nella penisola e Kiev ha colto l'occasione per lanciare le sue operazioni alle frontiere. E V. Putin annulla la prossima riunione del formato Normandia, che non ha ovviamente alcun interesse in questo contesto, promettendo anche una risposta adeguata.

I toni sono cambiati e Poroshenko non è più alla regia. Da parte sua, Aksenov, governatore della Crimea, dichiara che questi incidenti sono stati guidati dal Dipartimento di Stato US. E lo ha dichiarato su un canale tv federale, vale a dire che ufficiosamente, esprime la posizione ufficiale russa. sDipartimento di Stato o altro, ci sono poche possibilità che gli ucraini abbiano la possibilità di lanciare un'operazione di queste dimensioni asenza permesso o un piano d'azione. Come minimo.

Nessuno ha condannato Kiev per questo atto, tutti si adoperano per ignorare quello che è successo. Volevano spingere la Russia alla colpa, farla reagire contro l'Ucraina, cosa che non ha fatto. Ma perché gli ucraini e i loro sponsors si preoccupano tanto per il turismo in Crimea? Per via delle decine di migliaia di cittadini ucraini che vengono qui in vacanza, nonostante le ingiunzioni del potere. Vedono una regione tranquilla, gente che vive serenamente, negozi pieni. Molto lontano dal sogno europeo dell'Ucraina che si é trasformata in uno stato terrorista, lontano dalla loro vita quotidiana, lontano dalla propaganda occidentale ripresa da Kiev.

Articolo originale di Karine Bechet-Golovko: http://russiepolitics.blogspot.fr/2016/08/pourquoi-lukraine-tente-dattaquer-la.html 

Traduzione e adattazione a cura di O.V.






  





mercredi 10 août 2016

La preparazione del caso "Medvedev" e la questione della scelta politica


Una campagna mediatica contro il primo ministro russo Medvedev è stata lanciata ai primi di agosto. E 'vero che il personaggio é un abituato delle piccole frasi, che sarebbe stato meglio evitare, come ogni politico ha al suo attivo. Ma non tutti hanno il beneficio di una campagna lanciata dal Financial Times. Allora, perché?  
Oppure ... Per chi?

Il 2 agosto, al forum Territorio delle Idee sulle rive del Kliazma, D. Medvedev tira fuori una delle sue formule più sfortunate. Quando un insegnante del Daghestan State University fa notare quanto sia anomalo che lo stipendio medio degli insegnanti in questa regione russa fosse di 10-15000 rubli (un euro equivale a circa 70 rubli), mentre un ufficiale polizia percepisce almeno 50 mila rubli, Medvedev ha risposto che gli risponde che lui, appena laureato, guadagnava 90 rubli, un tenente di polizia 250, e che negli anni 80 era un discreto salario. Se tutto ciò è già assolutamente privo di senso, dal momento che il rublo ha cambiato corso, il peggio deve ancora arrivare, quando il primo ministro gli dice che egli, se vuole guadagnare di più, può cercarsi un lavoro nel campo degli affari poiché egli è giovane e pieno di energia. Si avrebbe preferito che gli proponesse di dirigere la sua energia verso la ricerca scientifica ... ma provate a vivere con 10.000 rubli mensili.


La risposta del premier è sbagliata. Non si possono dire cose del genere a qualcuno che guadagna così poco che essere insegnati è una vocazione, che si può essere felice lo stesso e se si vogliono fare più soldi ed essere ancora più felici, "fate affari!".

Anche se il portavoce del Cremlino spiega come  la disastrosa risposta  fosse decontestualizzata, che Medvedev stesso ha fatto affari in gioventù, che era rilassato ecc., la spiegazione non è convincente. La risposta è sbagliata. Ogni persona ha diritto a uno stipendio corrispondente alla sua qualifica e la "vocazione" non è una scusa per sottopagare medici, insegnanti e altre professioni esercitate "per vocazione". Ciò riflette principalmente il culto del "business" del primo ministro russo, questo atteggiamento post-sovietico nei confronti di un liberismo sfrenato e salvifico, che postula che gli "affari" sono la risposta a tutti i mali. E se avesse voluto dire qualcosa d'altro, in questo caso ... avrebbe dovuto dire qualcos'altro. In realtà, bisognava pensare a dare un'altra risposta.

Vero che Medvedev ha difficoltà a nascondere le sue tendenze a volte "molto" liberiste. Ricordiamo la sua uscita in Crimea quando rispose ad una nonna che si lamentava dell'ammontare della sua pensione con l'aumento dei prezzi:

"Non ci sono soldi. Se trovassimo i soldi, faremmo  
una rivalorizzazione. Nel frattempo tenga duro, 
e che tutto vada bene per lei e per la sua salute".

Anche in questo caso la risposta è del tutto incongrua. Tanto più che le pensioni sono state poi re-indicizzate. Ma anche se non ci fossero soldi, non si risponde in questo modo (n.d.t. sembra la Fornero). O non si fa politica. Non é questione di menzogne. È sapere formulare le cose. Ed avere un minimo di delicatezza. In breve, interessarsi a tutti, anche a coloro che non hanno l'ambizione di fare "business"  o ricerca di alta tecnologia. 

Tuttavia, tutto questo non spiega la campagna che è stata lanciata contro di lui. Lui, l'ex Présidente "filo-occidentale", che aveva destato dato tante speranze. 

Infatti, il giorno dopo il fatale "fare business", il 3 agosto, il video viene girato a palla sui social network e ripreso da tutti i media. È allora che la stampa russa si ricorda di un articolo del Financial Times che annuncia l'imminente allontanamento di Medvedev in settembre, dopo le legislative... a beneficio dell'incontornabile A. Kudrin. L'articolo è stato pubblicato il 1 ° agosto.

E il 4 agosto, una petizione viene lanciata sul sito americano Change.org, il sito alla moda presumibilmente per consentire l'espressione di una democrazia popolare, in gran parte pubblicizzato quando si tratta di questioni che servono gli interessi della politica Stati Uniti. Questa petizione è stata lanciata da un certo Alexander Di. Il testo della petizione è il seguente: "Il Consiglio dei Ministri deve essere diretto da una persona competente, istruita e che ama il suo paese Ora qui vediamo una tutt'altra immagine.". In un solo giorno la petizione ha ottenuto 160.000 firme e ad oggi ne ha raccolte 264 000. Il vantaggio di queste petizioni sta nella totale mancanza di controllo sulle firme, come abbiamo visto durante la Brexit. Così chiunque può firmare qualsiasi cosa, una (qualsiasi) organizzazione può anche facilmente fare girare il contatore. Lontano dalla democrazia popolare, ma abbastanza per lanciare una campagna di stampa.

È quindi di una campagna bene organizzata che si tratta. Il 3 agosto, il portavoce del Cremlino annuncia con umorismo che erano abituati agli annunci che davano Kudrine come futuro primo ministro. Infine, questa affermazione non essendo stata sufficiente, il tono cambia. Ecco perché questa mattina РВК pubblica la dichiarazione di una "fonte" secondo laquale è chiaro che le persone competenti sulla questione hanno condotto un monitoraggio, facendo apparire alcune parole del premier sotto una connotazione negativa, mettendole fuori contesto e lanciando la campagna.

Quanto a saper chi ne tragga beneficio, la "fonte" mette avanti due ipotesi: un concorrente all'interno, candidato alla funzione (per non nominare lo stesso Kudrine o uno dei suoi cloni), o forze che vanno da partiti politici a strutture finanziarie interessate a che Edinaya Rossiya (n.d.t. Russia Unita) faccia cattivi risultati alle future elezioni politiche.

Qualche osservazione per concludere.

In primo luogo, il clan neoliberale gioca sull'onda della crisi economica e finanziaria per giustificare una riorganizzazione dello stato. Uno Stato é costoso, in qualsiasi momento. Ma ha il suo ruolo da svolgere, salvo per la logica neoliberista in cui l'individuo è lasciato a se stesso. Diverse riforme in questa direzione sono state adottate in Russia, tuttavia, vi sono ancora troppe resistenze per i gusti di persone come Gref (Sberbank), Kudrine o altri membri di questo club piuttosto esclusivo ed i loro vari "think tank". Il blocco economico e finanziario del governo, accompagnato da persone come Dvorkovich o Chuvalov, sono spesso stati  accusati di sostenere questo tipo di politica.

La seconda conclusione che dovremmo trarre è la situazione di stallo di una politica basata sul compromesso. Essere il Presidente di tutti i russi non comporta di cercareo a tutti i costi l'accordo di tutti i clan politici. Ciò porta a compromessi contro natura o contro politici. Il clan liberale e neoliberale non sono compatibili, non possono governare insieme. Ognuno cerca di tirare la coperta verso di sè, e quando se ne ha la possibilità, fare adottare misure che vanno nella propria direzione. Questo dà una mancanza di visibilità alla politica interna russa. Inoltre, questa debolezza creata artificialmente può avere ripercussioni sulla politica internazionale. Si ricorderà della sortita di Kudrine contro la politica estera russa, che considerava troppo attiva e troppo costosa. Rapidamente rimesso al suo posto per l'eesere andato troppo lontano, è chiaro che queste posizioni non sono meno inconciliabili.

Sapere se l'ora Medvedev sia suonata o meno non dipende in nessun caso da siti discutibili come Change.com ma dalla volontà del popolo russo, ed è di vitale importanza che la Russia decida di fare delle vere scelte politiche. Scelte quindi che rendono necessario anche lo scegliere persone in grado di attuarle. Il destino di Medvedev non è in questo senso all'origine di tale scelta, ma ne sarà la conseguenza.


Traduzione e adattazione a cura di O.V.













  

 













dimanche 7 août 2016

Zakharchenko: "Se attaccano il Donbass, i militari ucraini dovranno ritirarsi a Kiev "


Aleksandr Zakharchenko    

Il capo della Repubblica Popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharchenko ha dichiarato il 5 agosto che se l'esercito ucraino attaccasse il Donbass, dovrà ritirarsi fino a Kiev. La dichiarazione è stata pubblicata sul suo sito ufficiale. 

"Noi non vogliamo la guerra. A differenza dei residenti della ex Ucraina, sappiamo cos'é la guerra,  non lo abbiamo imparato dalla televisione. Ma se Kiev ci attacca di nuovo, posso dire una cosa: che poi non vengano a lamentarsi, quando si saranno ritirati a Kiev" ha dichiarato il capo della DPR . Secondo lui, i servizi  della Repubblica sono informati dei piani di attacco dell'esercito ucraino.
 
Zakharchenko ha aggiunto che il ricominciare della guerra nel Donbass potrebbe diventare per il presidente della ucraino Pyotr Poroshenko ed il suo governo l'unico modo per mantenere il potere ed evitare la responsabilità per i crimini commessi. "Tutto porta a pensare che  Poroshenko, come un topo in trappola, attaccherà il Donbass. Forse con le sue mani, o forse con le mani di qualcun altro. Dando l'ordine ad esempio, ai battaglioni punitivi, di provocare una riaccensione del conflitto.  
"Ma il risultato sarà una guerra" ha avvertito il capo della DPR.


Traduzione e adattazione a cura di O.V.