mercredi 20 juin 2018

Lo statuto delle "genti del viaggio" in Francia


Dal 1912 le "genti del viaggio" (da 400.000 a 600.000 persone in Francia) devono essere in possesso di un documento amministrativo per poter circolare liberamente. Questo documento è la prova di uno stile di vita itinerante e non sostituisce la carta d'identità. Le "genti del viaggio" (francesi viventi in mobil homes e  ricoprenti realtà diverse) possiedono tutti questo documento da fare timbrare regolarmente dalle autorità. Originariamente creato per identificare tutte le persone con uno stile di vita itinerante in Francia, lo statuto civico di questi cittadini francesi rimane derogatorio al diritto comune e l'accesso allo statuto è attualmente limitato.

È una ricorrenza speciale quella avvenuta il lunedì 16 luglio 2012 per la popolazione chiamata "gente del viaggio": i 100 anni dall'entrata in vigore della legge che stabilisce un libretto antropometrico, una specie di passaporto interno, per i nomadi in Francia (vedi la legge del 16 luglio 1912 che regola l'esercizio delle professioni itineranti e i movimenti dei nomadi).

Le "genti del viaggio" (da 400.000 a 600.000 persone) presenti nel territorio francese possono, anche se la maggior parte di loro ha la nazionalità francese, essere legalmente assimilati agli stranieri: il loro status è uno statuto come dicevasi, derogatorio del diritto comune e la loro cittadinanza limitata. Pertanto, con la legge del 16 luglio 1912, tutti i testi che si applicano a persone qualificate come "nomadi", "senzatetto" o senza "fissa dimora" e "viaggiatori" il legislatore ha previsto l'obbligo per i suddetti di detenere un titolo di circolazione. Questo documento è allo stesso tempo una prova di identità, un certificato di esercizio di un'attività professionale itinerante o semplicemente la prova di uno stile di vita itinerante. Questo documento non sostituisce la Carta d'Identità Nazionale (CNI), tuttavia, e per mancanza di informazioni, "la più parte delle "genti del viaggio" attualmente é in possessione di solo un documento per giustificare la propria identità." secondo il senatore Pierre HÉRISSON, presidente della Commissione consultiva nazionale dei nomadi (CNCGDV).

Avendo permesso un controllo significativo delle popolazioni nomadi in Francia durante la seconda guerra mondiale, il libretto antropometrico fu sostituito nel 1969 da quattro diversi titoli di circolazione, in parallelo con il movimento di sedentarizzazione di un gran numero di "genti del viaggio. Si annoverano il "libretto di circolazione" (verde), il "libretto di circolazione speciale - tipo A" (beige), il "libretto di circolazione speciale - tipo B" (arancione) e il "libro di circolazione" (marrone) 3. Le "genti del viaggio" hanno tutti uno o l'altro di questi documenti, che devono regolarmente fare vidimare dalle autorità competenti.

La categoria amministrativa "genti del viaggio" definisce il cittadino francese vivente in un alloggio mobile. Esso copre diverse realtà (sedentaria, semi-sedentaria e nomade) è fu creata originariamente per "identificare tutte le persone con una modalità di vita itinerante in Francia". Dall'età di 16 anni, le persone appartenenti alla cosiddetta popolazione nomade devono avere uno dei quattro certificati di circolazione rilasciati in base al loro reddito, il che li obbliga a scegliere un Comune di "appartenenza", e per il titolo più restrittivo - il "libretto di circulazione" - segnalarsi ogni tre mesi ad un commissariato di polizia, pena una multa di 1.500 euro, o anche una pena detentiva di 1 anno.


 La legge del 3 gennaio 1969 ha introdotto il concetto di "appartenenza comunale". I testi che seguono (cfr. La legge del 5 luglio 2000 sull'accoglienza e l'alloggio dei nomadi) hanno mantenuto questo principio di "appartenenza" a una comunità di nomadi e a qualsiasi persona senza domicilio fisso. La legge del 1969 specifica che questa "appartenenza" "non ha valore di dimora fissa e determinata" anche se produce "tutti o parte degli effetti annessi al domicilio fisso". La legge non presenta formalmente l'assenza dell'appartenenza comunale come punibile, ma è punibile dal fatto, per chiunque desideri svolgere un'attività itinerante o di spostamento, il non possedere un libretto di circolazione. Le "genti del viaggio" che vogliono essere collegati ad un comune di appartenenza non possono, secondo la legge del 1969, rappresentare più del 3% della popolazione municipale. Il testo specifica che quando viene raggiunta questa percentuale, il prefetto o il vice-prefetto invita il dichiarante a scegliere un altro comune di appartenenza.

La registrazione nelle liste elettorali può essere effettuata solo dopo una "appartenenza" ininterrotto di tre anni nello stesso Comune, le persone che cambiano la loro appartenenza comunale e i giovani maggiorenni, che costituiscono la maggioranza dei nomadi, non potranno esercitare il loro diritto di voto per questa inadempienza.

Di fatto, la maggioranza dei nomadi é dipende del "libretto di circolazione", obbligatorio per le persone senza reddito fisso (che lavorano nei mercati o a porta a porta, ad esempio): quando presentano questo libretto, a molti viene negato l'accesso al credito o all'alloggio in affitto.

Le "genti del viaggio" di nazionalità francese possono ovviamente beneficiare di una carta d'identità. Ma molti non ne hanno una. Molti non ne fanno richiesta, in parte per mancanza di informazioni: hanno sempre considerato il loro libretto di circolazione come un documento di identità.
Per il momento, due Richieste Prioritarie di Costitutionalità (QPC) sono state fatte (9 luglio 2010 e 17 luglio 2012) per quanto riguarda lo statuto dei nomadi. Il primo non ha raggiunto il livello del Consiglio costituzionale. Esso considera "che le disposizioni contestate non sono contrarie a nessun altro diritto o libertà che la Costituzione garantisce". Il secondo non è stato ancora studiato.

Pierre Hérisson, senatore dell'UMP e presidente del Comitato consultativo nazionale dei nomadi (CNCGDV), presentarà a breve una proposta di legge per il riconoscimento dei camper come alloggio, ripristinare un regime di diritto di voto comune e rimuovere i vari titoli di circolazione.

Louis de Gouyon Matignon, Presidente dell'Associazione Difesa della cultura zingara

NDT: I nomadi che assumono un modello di vita con dimora fissa, di fatto rinunciano allo statuto di "gente del viaggio" per essere assoggettiti al diritto francese senza deroga.

Seguono articoli: Gente del viaggio, Rom: realtà molto diverse, Capire i diversi tipi di "gente del viaggio"

Trad. e ad. a cura di O.V.