dimanche 16 juin 2019

7 anni di bugie su Assange, e non è finita.


Fonte: Consortium News, Jonathan Cook, 12/04/2019

Secondo Jonathan Cook, una delle poche grandi personalità del nostro tempo è stata ridotta a nient'altro che un parassita sessuale che non ha rispettato i termini della sua libertà condizionale.


Da sette anni che Julian Assange si è rifugiato presso l'ambasciata ecuadoriana a Londra, ci viene detto che abbiamo torto e che siamo dei complottisti paranoici. Ci è stato detto che non vi era una vera minaccia per l'estradizione di Assange negli Stati Uniti, che era tutto il risultato della nostra immaginazione febbrile.

Per sette anni abbiamo dovuto ascoltare un coro di giornalisti, politici e cosiddetti esperti che ci dicevano che Assange era solo un uomo in fuga dalla giustizia e che i sistemi giudiziari britannico e svedese potevano essere considerati affidabili per trattare il suo caso in modo perfettamente legale. Durante tutto questo tempo, difficilmente una sola voce del "mainstream" è uscita fuori dal coro per prendere la sua difesa.

Dal momento in cui Assange ha presentato la sua domanda di asilo, egli è stato bandito come fuorilegge. Tutto il suo lavoro come fondatore di Wikileaks, la piattaforma digitale che, per la prima volta nella storia, ha dato alla gente comune uno sguardo sui recessi più oscuri delle casseforti meglio custodite del mondo. protette dai "deep states" é stato cancellato.

Assange è passato dallo statuto di figura di spicco del nostro tempo - un uomo degno di un posto centrale nei libri di storia, se la nostra specie vivrà abbastanza a lungo per scriverli - a un semplice parassita sessuale che ha infranto i termini della sua libertà condizionale.

Julian Assange, nel 2006 o prima. (Martina Haris via Wikimedia Commons)



La narrativa della classe politica e dei media è intrisa dimezze verità sulle accuse sessuali per le quali Assange era indagato in Svezia. Il fatto che Assange fosse stato autorizzato a lasciare la Svezia dal Procuratore incaricato delle indagini fu trascurato malgrado questi avesse abbandonato le accuse, e un altro Procuratore, di cui è noto il colore politico, fu nominato per riesumere l'indagine.

Si fu molto attenti a non menzionare il fatto che Assange era pronto ad essere interrogato dai Pubblici Ministeri svedesi a Londra, come era successo in dozzine di altri casi riguardanti procedimenti di estradizione in Svezia. Era quasi come se le autorità svedesi non volessero presentare le prove che affermavano di avere in loro possesso.

I media e i politici hanno ripetutamente insistito sulla violazione di Assange della sua libertà condizionale nel Regno Unito, trascurando il fatto che i richiedenti asilo che fuggono da persecuzioni politiche e legali generalmente non rispettano le condizioni di rilascio condizionale imposte dalle autorità dello stato all'origine della loro domanda di asilo.

Ignorare l'accumulazione di prove

Le autorità politiche e i media hanno volontariamente ignorato le crescenti prove di un gran giurì segreto in Virginia che incriminava Assange e ridicolizzavano i timori di Wikileaks che il caso svedese potesse nascondere un tentativo più inquietante dagli Stati Uniti per estradare Assange e rinchiuderlo in un carcere di massima sicurezza, come è successo per le informazioni date da Chelsea Manning.

Hanno respinto il verdetto del 2016 da parte di un gruppo di avvocati delle Nazioni Unite secondo cui il Regno Unito avrebbe "arbitrariamente detenuto" Assange. I media erano più interessati al benessere del suo gatto.


Manifestation pro-Assange all’Ambasciata dell’Équateur a Londra, il 16 giugno 2013. (Ricardo Patiño via Flickr)

Hanno ignorato il fatto che dopo il cambio di presidente dell'Ecuador - con il nuovo presidente desideroso di ingraziarsi i favori di Washington - Assange è stato sottoposto a forme sempre più grave di isolamento. Gli é stato negato il diritto di ricevere visite e  i mezzi di comunicazione di base, in violazione sia del suo status di rifugiato politico, quanto dei suoi diritti umani, mettendo in pericolo il suo benessere fisico e mentale.

Allo stesso modo, hanno oscurato il fatto che l'Ecuador aveva concesso Assange lo statuto diplomatico e la cittadinanza ecuadoriana. La Gran Bretagna era tenuta a permettergli di lasciare l'ambasciata per via della sua immunità diplomatica e recarsi senza problemi in Ecuador. Nessun giornalista o politico "mainstream" ha ritenuto ciò degno di attenzione.

È stato ignorato il fatto che dopo aver rifiutato di interrogare Assange nel Regno Unito, in Svezia i Pubblici Ministeri avevano deciso di abbandonare le accuse contro di lui nel 2015 (la Svezia ha mantenuto questa decisione segreta per più di due anni.)

A seguito di una richiesta di un parente di Assange (e non di un media), a titolo della libertà di accesso alle informazioni, sono stati trovati documenti che dimostrano che gli investigatori svedesi avevano in realtà voluto chiudere il caso contro Assange nel 2013. Il Regno Unito ha tuttavia insistito affinché continuassero questa farsa in modo che Assange rimanesse rinchiuso. Un funzionario britannico aveva addirittutz inviato una mail agli svedesi intimando loro di: "Non azzardatevi a sgonfiarvi!"

Distruzione di documenti

La maggior parte degli altri documenti relativi a queste conversazioni è rimasta inaccessibile. Erano stati distrutti dal Crown Prosecution Service del Regno Unito Pubblico Ministero britannico, ndt) in violazione del verbale. Ma naturalmente, nessun politico e giornalista se ne è commosso o preoccupato.

Allo stesso modo, hanno ignorato il fatto che Assange fu costretto a nascondersi per anni presso un'ambasciata, che è la forma più estrema di arresti domiciliari, anche se non era più indagato in Svezia. Ci hanno detto - più seriamente al mondo - che avrebbe dovuto essere arrestato per aver violato le condizioni della sua cauzione, che è normalmente punibile con una semplice multa.



E forse ancora più grave, la maggior parte dei media hanno rifiutato di riconoscere che Assange era giornalista e redattore, anche se in tal modo essi sono esposti alle stesse sanzioni draconiane avrebbero potuto mettere a tacere o vedere le loro pubblicazioni bloccate. Hanno riconosciuto il diritto delle autorità statunitensi di catturare bloccare qualsiasi giornalista straniero in qualsiasi parte del mondo. Hanno aperto la porta a una nuova, peculiare forma di "restituzione" di giornalisti. [rapimento e rimpatrio, ndt]

Non è stata la Svezia o una violazione delle condizioni di libertà condizionale, o persino la storia screditata del Russiagate: era visibile ad occhio nudo, anche con la minima attenzione. È stato  il "deep state" americano a fare tutto il possibile per schiacciare Wikileaks e fare un esempio con il suo fondatore.

Questo per assicurarsi che non ci sarebbe mai più stata una fuga come "Collateral Murder", il video militare pubblicato da Wikileaks nel 2007 che mostrava i soldati americani che celebravano l'uccisione di civili iracheni. Questo per garantire che non ci sarebbe mai più stata una fuga di mails di  diplomatici americani, come quelli resi pubblici nel 2010 che hanno rivelato le macchinazioni segrete dell'impero americano per dominare il pianeta, indipendentemente dal prezzo da pagare in termini di violazioni dei diritti umani.

D'ora in poi, le false pretese non hanno più spazio. La polizia britannica si é introdotta nel territorio diplomatico della Ecuador - invitata dopo che quest'ultima ha violato lo status di rifugiato politico di  Assange - per metterlo con discrezione in prigione: due stati vassalli cooperanti e obbedirenti agli ordini dell'impero americano. L'arresto non aveva lo scopo di aiutare due donne in Svezia o di punire un reato minore di libertà condizionale.

No, le autorità britanniche hanno agito sulla base di un mandato di estradizione emesso dagli Stati Uniti. E le accuse che le autorità statunitensi hanno fornito riguardano il  lavoro di Wikileaks che ha rivelato i crimini di guerra dell'esercito americano in Iraq - un argomento di pubblica utilità che giornalisti, media britannici e americani erano stati onorati di pubblicare.

Eppure, i media e la classe politica stanno chiudendo gli occhi. Dov'è l'indignazione per le menzogne ​​che stiamo sopportando da sette anni? Dov'è il rimorso per aver accettato di essere ingannato così a lungo? Dov'è la rabbia per la negazione della più elementare libertà di stampa - il diritto di pubblicare - per fare tacere Assange? Dov'è la volontà di parlare in sua difesa?

Niente di niente. Non ci sarào sdegno alla BBC, al Guardian o alla CNN. Solo un rapporto curioso, impassibile - anche dolcemente beffardo - sul destino di Assange.

E questo perché questi giornalisti, politici ed esperti non hanno mai creduto veramente a quello che stavano dicendo. Sapevano fin dall'inizio che gli Stati Uniti volevano mettere a tacere Assange e distruggere Wikileaks. Lo sapevano fin dall'inizio e a loro non importava. Di fatto, sono entrati volontariamente nella cospirazione per aprire la strada al rapimento di Assange oggi.

E se lo facessero, è perché non sono qui per dire la verità, per difendere la gente comune, per proteggere una stampa libera o persino per far rispettare lo stato di diritto. A loro non importa di tutto ciò. Sono lì per proteggere le loro carriere e il sistema che li premia con denaro e influenza. Non vogliono che un furbetto come Assange vada a rovinare tutto dando un calcio al formicaio.

Ora ci serviranno tutti una nuova serie di inganni e manipolazioni su Assange per addormentarci, soffocare la nostra rabbia quando i nostri diritti vengono violati e impedirci di capire che i diritti di Assange sono inseparabili dai nostri. Resisteremo insieme o cadremo insieme.

Jonathan Cook è un giornalista freelance con sede a Nazareth. Tiene un blog su 

Fonte: Consortium news, Jonathan Cook, 12-04-2019

Tradotto dai lettori del sito www.les-crises.fr. Traduzione liberamente riproducibile per intero, citando la fonte.

Adattazione italiana a cura di O.V.


























jeudi 6 juin 2019

La vergogna dell'Occidente!

(di Erwan Castel)



Il 6 giugno (oggi) si celebra lo sbarco degli alleati i Normandia, da cui é iniziata la liberazione dell'Europa occidentale 75 anni fa, e sarebbe nobile oltre che legittimo se i popoli dell'Europa e i loro rappresentanti fossero uniti e s'inclinassero di fronte a questa pagina della Storia testimone di questa sacra unione, al di là dello loro differenze, realizzata dai nostri padri per difendere la nostra libertà.

Tranne che...

Gli alleati di ieri, in un desiderio di umiliazione, non hanno ritenuto opportuno invitare la Russia per questa commemorazione del "D day", che costituisce, alla luce della Storia e della dignità umana, un insulto indescrivibile per i popoli russi e un'abominevole vergogna per questi cosiddetti rappresentanti occidentali che tradiscono il loro dovere e la loro dignità umana.


In effetti, senza gli sforzi e i sacrifici sovrumani fatti all'epoca dall'Unione Sovietica (27 milioni di morti civili e militari !!!), l'Europa non avrebbe mai potuto essere liberata dal nazismo. L'Armata Rossa aveva infatti fissato sul fronte orientale e al costo di immensi sacrifici 2/3 delle forze tedesche e delle sue migliori unità combattenti. Senza l'Unione Sovietica ci sarebbero stati probabilmente 500.000 soldati tedeschi invece di 40.000 (una maggioranza di riservisti) davanti allo sbarco alleato in Normandia... E se anche fosse: ignorare per disprezzo, un alleato, anche il più piccolo, sarebbe già inaccettabile in termini di morale e di rispetto per i suoi soldati impegnati in una lotta di liberazione congiunta.


Ma non é il caso, perché l'Unione Sovietica è il principale artigiano della vittoria del 1945, e ignorarla con la volontà di umiliare la Russia, è una vergogna infinita per l'Europa i cui governi occidentali mi ispirano solo un profondo disgusto ed una rabbia crescente, perché oggi sono i primi aresponsabili del collasso dei valori fondanti della nostra civiltà delle nostre libertà condivise con i nostri fratelli russi.


Mai, e anche se avessimo 1000 anni di storia da dedicare ad esso, non saremo in grado di ripagare questo debito di sangue e onore ai popoli della Russia. Ignorare il loro sacrificio per la nostra libertà non ha nome!


Ma cosa ci si può aspettare di nobile, o semplicemente di decente, dai pazzi che oggi governano il suicidio europeo? In effetti questi governi di paglia occidentali, ora Tartufi della plutocrazia globalista, sostengono oggi gli assassini jihadisti in Siria, i delinquenti criminali banderisti in Ucraina, ma anche i cosiddetti "globalisti" di sinistra e di destra i cui fantasmi comunitaristi e le pietose liti li rendono utili idioti di una strategia caotica di opposizione alla Russia e ai suoi alleati. 

Non dobbiamo perdere di vista le ragioni profonde dell'atteggiamento sprezzante nei suoi confronti e del suo popolo, ammissione prefigurante di un lungo sonno dal quale se non ci svegliamo, ne uscirà fuori una vera "rivoluzione conservatrice" europea, e questa nuova guerra mondiale che si combatte nel Donbass farà passare i sanguinosi campi di battaglia del Fronte orientale per piccoli dettagli della Storia... 

Gli occidentali hanno semplicemente perso la testa!


6 giugno 2019  

Trad. e adatt. a cura di O.V. 
Testo originale di Erwan Castel: